Matrimonio sostenibile

e sorrisi dopo..

Cristiano ed io ci siamo accorti da subito di immaginare il nostro matrimonio in maniera molto simile..
Lo pensavamo come un momento di gioia, da condividere insieme alle persone a cui vogliamo bene, ma nello stesso tempo non volevamo che diventasse un’occasione di spreco, di eleganza inutile che poco si addice al nostro stile.
Abbiamo cercato di rendere la festa più semplice e sobria possibile, provando a condividere la nostra felicità anche con chi vive in condizioni di disagio.

Spero di non sembrare arrogante se provo a buttar giù qualche idea per una festa di matrimonio alternativo, sostenibile e solidale.

Ecco le principali voci di spesa per la preparazione di un matrimonio “classico”:
Pranzo con amici e parenti
– Vestito della sposa
– Bomboniere
– Fiori e addobbi
– Inviti e partecipazioni
– Viaggio di nozze
– Fotografo

Per il PRANZO, è possibile rivolgersi, a Genova e dintorni, al catering della Cooperativa Emmaus che promuove il reinserimento lavorativo di persone con problematiche sociali: sia noi sia gli invitati, siamo rimasti MOLTO SODDISFATTI del servizio, del cibo, dell’aspetto estetico, e anche del rapporto qualità/prezzo: provare per credere, o informatevi se nella vostra città esiste un servizio del genere!
Qualche esempio: La Cooperativa Raggio Verde in provincia di Biella, la Cooperativa Fraternità del Nibai in provincia di Milano, la Cooperativa sociale Pangea-Niente troppo di Roma, e molte altre si trovano sul sito del Coordinamento Nazionale Ristorazione Solidale.

Sfatiamo il mito che il VESTITO DELLA SPOSA non può essere riciclato: io ho usato quello di mia sorella, con qualche piccola modifica. Altrimenti, perchè no? affittarlo, trovarlo usato, oppure comprare un vestito colorato, che possa essere riutilizzato.. io ho fatto così con le scarpe: ballerine azzurre comprate in un negozio qualsiasi: comode, e soprattutto, da usare ancora!

Per le BOMBONIERE, abbiamo fatto come tante coppie ormai sono solite fare: abbiamo comprato i confetti del Commercio Equo e Solidale (che garantisce salari e condizioni di lavoro eque ai produttori del Sud del mondo), delle scatoline semplicissime, abbiamo stampato noi i bigliettini su carta riciclata, con la spiegazione di come abbiamo preferito destinare i soldi che avremmo speso per le bomboniere: noi li abbiamo mandati in Zambia, a sostegno di un progetto di finanziamento della mensa scolastica della cittadina di Malaika. Ma esistono molte altre possibilità, tra cui anche quella di acqustare anche un oggettino del Commercio Equo.

Noi abbiamo scelto di eliminare anche i FIORI IN CHIESA, e nel luogo della festa: preferivamo fosse spoglia la chiesa nel giorno del nostro matrimonio, ma pieno di libri lo zaino di scuola dei bambini di Malaika, in Zambia, dove abbiamo mandato i nostri soldi.

Anche per INVITI  e PARTECIPAZIONI ci siamo arrangiati: basta avere un PC e una stampante, e con la carta riciclata colorata si possono creare delle partecipazioni molto più fantasiose e personalizzate che quelle “classiche”, nonchè meno costose!

Per il VIAGGIO DI NOZZE non possiamo dire di aver speso poco, ma abbiamo scelto di fare un viaggio di Turismo Responsabile, un turismo, cioè, attuato secondo principi di giustizia sociale ed economica e nel pieno rispetto dell’ambiente e delle culture, e che riconosce la centralità della comunità locale ospitante e il suo diritto ad essere protagonista nello sviluppo turistico sostenibile e socialmente responsabile del proprio territorio. Non è necessario avere un’agenzia di viaggi a due passi, la nostra, Planetviaggi è a 300 km da noi ma ce la siamo cavata benissimo!

Alle FOTOGRAFIE hanno pensato gli amici: abbiamo la fortuna di avere diversi amici appassionati di foto.. A volte basta accontentarsi, nel nostro caso non è stato necessario.. alcuni di loro sono bravissimi!

Per ulteriori idee, vedi il sito di Altromercato.

Questi sono solo degli spunti, ma sono convinta che ci siano mille altri modi per non trasformare la festa in un momento di consumismo sfrenato, lusso ostentato e spreco.

Noi ci abbiamo provato! 🙂

6 Responses to Matrimonio sostenibile

  1. arwenh ha detto:

    bravissimi!!! anche io sono a favore dei matrimoni senza sprechi… anzi io avrei eliminato il pranzo a favore di un rifresco, tanto alla fine basta la torta e un po’ di moscato, l’importante e’ sposarsi non rimpinzare la gente ^^
    per il vestito segnalo due strategie attuate da delle mie colleghe neo-spose: le sarte!!! con una spesa molto contenuta sono riuscite ad avere vestiti su misura, in poco tempo, a basso costo, bellissimi, favorendo l’artigianato locale.

  2. Marina ha detto:

    Noi abbiamo deciso di evitare gli sprechi e investire sulla solidarietà, se siete interessati ecco la nostra testimonianza: http://www.matrimoniosolidale.it/sposi/matrimonio-solidarieta.asp

  3. paolino ha detto:

    Io non sono molto credente ma una chiesa senza fiori non è un po’ triste? Credo che chi si sposa in Zambia faccia festa meglio che può, magari con tanti fiori o quello che hanno. Comunque tanti auguri

  4. dani ha detto:

    ciao! siamo cresciuti, in chiesa e non, con l’idea che siano i fiori a far festa.. o un bel vestito.. o i palloncini.. con l’idea che sia un’automobile nuova a fare la nostra felicità..
    volevamo far passare il messaggio, vivendolo in prima persona, che per noi non è così. Io quel giorno non me ne sono neanche accorta che mancassero dei fiori! O che la mia auto da sposa fosse la mia vecchia “Panda Young” verdolina 😉

  5. chiara ha detto:

    credo che sia giusto spendere in modo solidale anche in occasione del matrimonio. Mi piacerebbe sapere in Genova con il catering Emmaus quali loocation carine si potrebbero sfruttare. Hai qualche idea? Voi dove vi siete sposati? Mi piacerebbe un posto carino, da cui si veda il mare! Grazie

  6. Dani ha detto:

    ciao Chiara! noi abbiamo scelto il santuario “Nostra Signora del Monte” – da lì si vede il mare! 🙂
    Però il catering di Emmaus è disponibile a venire dove vuoi tu, mettendosi d’accordo.. in bocca al lupo!

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